Come analizzare le storie su Instagram

8 Gen 2021 | Instagram | 2 commenti

 

Sono sicura che avrai già sentito parlare mille volte dell’importanza di analizzare le storie su Instagram e che avrai avuto tanti dubbi su come utilizzarle in modo strategico e su quali contenuti proporre!  Ti svelo un piccolo segreto: analizzare nel modo giusto i dati di Insights può darci tantissime informazioni utili per capire ciò che piace al nostro pubblico!

In questo articolo ti parlerò di alcune metriche da tener d’occhio per capire se le tue IG stories funzionano davvero e, soprattutto, cercherò di spiegarti il loro significato e come possono essere usate per migliorare le performance delle tue stories.

Per scrivere questo contenuto, mi sono ispirata ad un articolo molto interessante di SocialMediaExaminer.com. Puoi leggere l’articolo completo (in inglese) qui: How to analyze Instagram Stories: 7 metrics to track.

 

Le stories su Instagram: perché sono così importanti?

 

Da quando sono nate, la popolarità delle storie di Instagram è aumentata in modo esponenziale e, con essa, anche la loro importanza come strumento di marketing. Oggi, più del 50% degli utenti attivi le guarda e le pubblica regolarmente. Le storie su Instagram nascono come contenuti passeggeri che scadono dopo 24 ore e, anche per questo, sono il contenuto perfetto per catturare il momento e si legano ad un’idea di maggior spontaneità ed autenticità.

Le storie piacciono agli utenti perché stimolano il desiderio di rimanere aggiornati, di non perdersi nulla. Nello stesso tempo, l’esperienza è più immersiva rispetto ai post sul feed (pensa a come il formato stories riempie completamente lo schermo del nostro smartphone) e la comunicazione diventa più diretta, quasi one-to-one.

Dal punto di vista di chi crea contenuti, invece, ci permettono di mostrare il dietro le quinte della nostra attività ma anche di sperimentare nuove idee e contenuti in modo veloce, senza la preoccupazione di un post che rimarrà in modo permanente nel feed. L’esperienza immersiva e gli strumenti interattivi poi, ci permettono di interagire in modo diretto con il nostro pubblico, chiedere feedback e entrare in connessione con chi ci segue in modo più profondo.

 

Come analizzare le storie su Instagram: i dati disponibili

 

Prima di iniziare, facciamo un piccolo ripasso dei dati disponibili per le stories di Instagram e del loro significato.

  •       Visite al profilo: il numero di volte in cui il tuo profilo è stato visualizzato a partire dalla storia (se la storia è stata condivisa, ad esempio)
  •       Tocchi sugli adesivi: il numero di tocchi su posizione, hashtag, menzioni o adesivi di prodotto.
  •       Copertura: il numero di account raggiunti dalla tua storia. Rappresenta una stima.
  •       Impression: il numero di volte che la storia è stata visualizzata. Attenzione alla differenza tra Impression e Copertura: se un account visualizza 2 volte la tua storia, sono 2 impression mentre per la copertura vale 1.
  •       Follower: il numero di account che hanno iniziato a seguirti grazie a quella storia
  •       Indietro: il numero di tocchi sulla storia per tornare indietro a vedere quella precedente
  •       Avanti: il numero di tocchi in avanti, per andare alla prossima storia
  •       Uscite: il numero di tocchi per uscire dalla visualizzazione della storia

 

Le metriche utili da monitorare per analizzare le storie su Instagram

 

Le metriche sono quegli indicatori che possono darci un’idea dell’andamento delle nostre stories e si calcolano partendo dai dati di insight in nostro possesso.

Questi valori, che ora vedremo insieme, andrebbero valutati su diversi argomenti e su vari tipi di contenuto, nel tuo profilo. Questo ti aiuterà a comprendere se ci sono argomenti a cui il pubblico è maggiormente interessato o dei formati che preferisce rispetto ad altri.

Non esiste una formula magica: l’unico modo per capire cosa funziona di più sul tuo profilo è… provare, analizzare i dati, interpretarli e riprovare!

 

Tasso di completamento e tasso di abbandono: quante persone vedono le storie per intero?

 

Quando vogliamo analizzare le storie su Instagram partiamo dal tasso di completamento delle stories ci dà un’idea della percentuale di persone che guardano tutto il nostro set di storie. Si può ottenere facilmente dal rapporto tra la copertura della prima storia e la copertura dell’ultima. Moltiplicando questo valore per 100 otterrai il valore percentuale.

Il tasso di abbandono invece è un po’ il rovescio della medaglia e ci indica qual è la percentuale di persone che non sono arrivate a vedere la fine del set di storie. Per calcolarlo, puoi sottrarre la copertura dell’ultima storia alla copertura della prima storia. Poi dividi questo valore per la copertura della prima storia.

Più il set di storie è breve e più il tasso di completamento sarà alto (e quello di abbandono basso).

Analizzare questi valori è particolarmente utile per capire:

  •       qual è la lunghezza del set di stories ideale per il tuo profilo: per farlo, prova a pubblicare set di storie di lunghezza diversa e valutare i risultati.
  •       quale formato è più adatto a te e alla tua audience: se, ad esempio, il tasso di completamento è alto quando fai storie parlate, probabilmente rendi molto in video ed hai una buona capacità di mantenere alta l’attenzione! Se al contrario questa metrica è bassa nelle storie parlate e più alta in quelle scritte, potresti non riuscire a mantenere alta la soglia d’attenzione in video e sarebbe meglio fare storie parlate più brevi ed esprimere i concetti più complessi in forma scritta.
  •       quali argomenti sono più interessanti per il tuo pubblico: le stories sono un buon modo per testare argomenti e contenuti diversi dal tuo solito ed il tasso di completamento può aiutarti capire se le persone che ti seguono sono interessate ad un nuovo argomento.

Un consiglio per aumentare il tasso di completamento ed abbassare il tasso di abbandono è anche quello di alternare immagini, scritte, quiz, stickers e video, in modo da non annoiare e rendere le diapositive dinamiche e coinvolgenti.

 

Tasso di abbandono dopo la prima diapositiva

 

La prima diapositiva di un set di storie è particolarmente importante: ha il compito di attirare l’attenzione del pubblico e spingerlo a proseguire nella visione delle altre stories.

Se il tasso di abbandono dopo la prima storia è alto, significa che, chi ti segue, non viene catturato e incuriosito abbastanza. Prova a monitorare questa metrica per qualche giorno, per capire qual è il tuo valore medio: da qui puoi impegnarti nel rendere la prima storia più accattivante e cercare di migliorarlo.

Il tasso di abbandono si calcola sottraendo la copertura della seconda diapositiva alla copertura della prima, per poi dividere questo valore per la copertura della prima storia.

 

Tasso di uscita dalla storia Instagram

 

Un’uscita dalla storia avviene quando l’utente chiude le storie, smettendo di guardarle. Per calcolare il tasso di uscita di una storia, dividi il numero di uscite dalla storia per il numero di impression.

Le uscite sono normalissime, può accadere che una persona esca dalle storie di Instagram per motivi indipendenti dalle storie in sé: magari la sua attenzione viene richiamata altrove e chiude le storie per poi riaprirle e continuare a guardarle più tardi. Se però noti una storia ha un tasso d’uscita più elevato rispetto al normale, chiediti sempre il perché e cerca di analizzare se quella storia poteva essere noiosa oppure negativa per qualcuno.

C’è una gran differenza tra le uscite e lo spostamento verso le storie successive. In questo caso la persona ha scelto in modo chiaro di saltare completamente il tuo set di storie e passare a guardare quelle dell’utente successivo, per cui le navigazioni verso la prossima storia hanno un peso ancor più negativo.

Come sempre, è importante farsi delle domande per capire se le storie non erano abbastanza coinvolgenti o se il nostro pubblico è realmente interessato a quell’argomento.

 

Tasso di coinvolgimento: quante azioni vengono fatte nelle tue IG stories?

 

Gli insights delle Instagram stories ci permettono di valutare molte delle azioni compiute nella nostra storia: risposte, tocchi sugli adesivi, visite al profilo, click sul sito web, click sul link dello swipe up…

Per misurare il tasso di coinvolgimento, dividi il numero totale delle interazioni nella storia per il numero delle impression.

Nel valutare questa metrica, bisogna tenere presente che alcuni strumenti delle Instagram Stories sono creati ad hoc per coinvolgere le persone (sondaggi, quiz, sticker domande). È quindi assolutamente normale che il tasso di coinvolgimento sia più alto nelle diapositive che contengono questi elementi!

Se una storia che non contiene sticker e sondaggi ha un tasso di coinvolgimento più alto del solito, è importantissimo capirne il motivo: magari hai parlato di un argomento particolarmente sentito dal tuo pubblico o hai toccato le corde giuste per stimolarlo.

 

Percentuale di tocchi in avanti e di tocchi indietro

 

I tocchi in avanti si verificano quando l’utente tocca a destra dello schermo per andare velocemente alla tua prossima diapositiva. Se nelle storie ci sono solo immagini (magari senza testo da leggere) è normalissimo avere una buona percentuale di tocchi avanti: dopo aver visto l’immagine, le persone passano a vedere quella successiva. Nello stesso tempo però, se c’è un’alta percentuale di tocchi avanti in un video parlato, è un indicatore del fatto che il pubblico non è realmente coinvolto dalla tua storia.

I tocchi indietro invece vengono registrati da IG quando l’utente tocca la parte sinistra dello schermo per tornare indietro a rivedere la storia precedente. È un dato molto importante perché significa che il contenuto della storia era così interessante da volerlo rivedere una seconda volta!

Se in alcune storie hai una percentuale di tocchi indietro elevata, cerca di capire cosa può aver spinto il tuo pubblico a volerla rivedere, può essere interessante da replicare.

 

Analizzare i dati a volte può essere complicato, me ne rendo conto, ma spero di essere riuscita a chiarirti le idee con questo articolo e a darti degli spunti per interpretare questi dati!

Per concludere, ti lascio un’infografica che riassume tutte le metriche di cui ho parlato e le formule per calcolarle. Puoi salvarla e consultarla quando ne hai bisogno!

Infografica stories

Conosci e utilizzi già queste metriche? Se questo articolo ti è stato utile, fammelo sapere con un commento!

2 Commenti

  1. Maria Clara

    Quando faccio le mie stories intuisco nel tempo alcune cose su cosa va di più e cosa di meno ma tendo a non badare troppo pur sbagliando perché cerco di essere coerente con quello che voglio far vedere ed il messaggio che voglio si percepisca. Faccio si piccoli cambiamenti tutto sommato perché mi rendo conto che servono ma finché non mi dice qualcuno che ne sa di più di me che devo fare e cosa, non faccio. Quindi per me il tuo articolo è utile perché spiega in dettaglio cosa e come. È spiegato in modo semplice e chiaro e, credo, con tutto quello che c’è da sapere. Grazie Roberta.

    Rispondi
    • Roby

      Cara Maria Clara, grazie mille a te per essere sempre così partecipe ai miei contenuti. Sono contenta che il mio articolo sia semplice e chiaro e spero possa davvero darti spunti interessanti da mettere in pratica già da ora. Fammi sapere poi come è andata e se si è mosso qualcosa.

      Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *