
Rischi e opportunità dei social media
Internet e i social media hanno radicalmente cambiato le nostre abitudini negli ultimi 20 anni e sono ormai parte integrante della nostra vita. Grazie ad Internet, oggi abbiamo tantissime opportunità: dal comunicare in modo istantaneo con chi vive dall’altra parte del mondo, al condividere una passione con persone che non si conoscono nella vita reale. Dall’altro lato della medaglia però, ci sono anche dei rischi, e sono questi che preoccupano maggiormente genitori ed educatori. Soprattutto se non si ha un’adeguata conoscenza dei social e dei loro meccanismi, è difficile guidare i giovani ad un loro utilizzo consapevole.
Da questa riflessione è nato l’incontro formativo con BluSpace, centro giovanile di Bolzano, a cui ho partecipato insieme a Cristina Minotti, psicologa, per parlare di rischi ed opportunità dei social media. In questo articolo ripercorrerò le tappe del mio intervento, in modo che possa essere utile anche ad altri.
Come e quanto utilizziamo i social?
I social sono parte integrante della nostra vita. Non sono io a dirlo, ma i dati ufficiali: oltre 4 miliardi di persone utilizzano i social mensilmente, con due milioni di persone che li utilizzano ogni giorno. L’utente medio spende circa il 15% del suo tempo utilizzando piattaforme social.
In questo video, puoi vedere cosa succede sul web in 1 solo minuto (dati 2019): VIDEO
E questi sono i dati aggiornati a gennaio 2021 del report We Are Social:
Con la pandemia, l’online quest’anno è cresciuto ancora di più: negli ultimi mesi gli acquisti da e-commerce sono aumentati ed ha iniziato ad acquistare online anche chi non lo aveva mai fatto prima. Nello stesso tempo, durante il lockdown il tempo trascorso sui social si è alzato, i giovani hanno trascorso tantissime ore giocando online come forma d’intrattenimento e socializzazione e c’è stato un boom di videochiamate: dai saluti a parenti ed amici a riunioni, meeting, corsi e didattica a distanza.
Rischi e opportunità dei social media
I social media sono uno strumento e, come tale, nascondono rischi ed opportunità, tanto per bambini ed adolescenti quanto per gli adulti. Sta a noi essere consapevoli di come funzionano, prenderne il positivo e limitare i rischi.
Se utilizzati nel modo giusto e con consapevolezza, i social danno ad ogni persona l’opportunità di esprimere sé stessi, di condividere e costruire relazioni con chi ha i propri interessi e le proprie passioni, imparare cose nuove ed essere proattivi nella scoperta di nuovi mondi e nella creazione di contenuti. Sono anche una piazza virtuale che ci dà la reale opportunità di mostrare talenti e competenze e sviluppare la propria carriera, sia essa online o offline.
Per quanto riguarda i rischi, alcuni sono causati dai social media stessi e dai loro meccanismi di funzionamento, mentre altri non sono nati con internet ma trovano nel web un nuovo terreno fertile.
La dipendenza ed il calo dell’attenzione ad esempio, sono una conseguenza dei social, dei contenuti sempre più veloci e frammentati ma anche dalla struttura stessa delle piattaforme, che vedremo nel prossimo paragrafo.
L’’adescamento ed il bullismo, sono sempre esistiti ma con il web assumono nuove modalità. Il cyberbullismo, grazie al web, può diventare ancora più potente perché le cattiverie e le prese in giro sono potenzialmente visibili da ancora più persone e possono portare a danni d’immagine. Ma di tutto questo ci parlerà meglio Cristina, rispondendo ad alcune domande che le ho fatto.
Cristina Minotti è una bravissima Psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione e Tutor dell’Apprendimento.
In che modo la tecnologia sta influenzando la nostra vita?
Pensiamo alla nostra routine quotidiana. Questa è immersa nella tecnologia per quanto riguarda sia le piccole mansioni sia i grandi doveri. Ci alziamo e spengiamo la sveglia del nostro cellulare, controlliamo le email, scriviamo messaggi, inviti, consigli e risposte per posta elettronica per poi attendere quella notifica di conferma che andrà ad accendere la schermata del nostro smartphone e la nostra mente. La tecnologia sta guidando il nostro lavoro e i nostri doveri. Questo vale anche per i più giovani ormai esperti di Classroom, Meet e registri elettronici per poter sopravvivere nel mondo della scuola. Tuttavia, anche il tempo libero passa attraverso la tecnologia. Le nuove piazze per incontrarsi sono i social. Attualmente esistono tantissimi social, ognuno con scopi differenti per soddisfare esigenze precise sia per i più grandi sia per i giovanissimi. Nei social e attraverso internet possiamo rilassarci mediante un video divertente, curiosare grazie a post interessanti o apprendere con articoli scientifici.
La nostra vita sta diventando sempre più tecnologica. Hai ancora dubbi? Ti propongo un piccolo esperimento: non usare il cellulare per due giorni, lascialo spento nel cassetto. C’è possibilità di farcela?
Perché i giovani tendono a perdersi sui social?
I social sono nuovi spazi di incontri e di conoscenza. Sono fatti di colori, interazioni, video, frasi che catturano l’attenzione delle persone. A differenza delle piazze di una volta, i social hanno confini indefiniti, aprono al mondo senza limiti. Questo entusiasma e coinvolge. Ogni giorno è diverso da quello precedente, dato che ci si “incontra”con profili diversi ogni minuto. Nei social possiamo trovare argomenti e temi per qualsiasi passione, la scelta è immensa. Inoltre, attraverso i social ogni persona si può mettere al centro in quanto protagonista del suo profilo, autore dei suoi scritti e delle sue fotografie o video. Queste dinamiche sono molto potenti per gli adolescenti. L’adolescente vive una fase di vita molto delicata nella quale diventa fondamentale la definizione di sè e dei propri valori e l’espressione della propria personalità.
I social presentano rischi e opportunità: quali sono i più importanti per te?
I social si dividono tra rischi e opportunità. Tra le opportunità troviamo: la possibilità di esprimere i propri talenti e i propri pensieri costruttivi. Questi fattori possono attirare persone in grado di rappresentare delle risorse e degli stimoli per lo sviluppo.
Tra i rischi, invece, annoveriamo: la percezione del tempo sfumata in quanto i social con i loro stimoli veloci e attraenti possono rubarci attenzione ed emozioni non facendoci accorgere del tempo che passa; la conoscenza di persone mal intenzionate che possono rovinare la serenità della propria vita offline; dinamiche poco etiche che possono causare cyberbullismo, copia di contenuti, minacce online.
I social non sono un gioco. Sono attraenti, stimolanti e divertenti, ma rappresentano un mondo da prendere in modo serio e responsabile. È necessaria una profonda educazione e conoscenza di questo mondo tecnologico che passa senza alcun dubbio da una conoscenza di sè. L’offline si deve unire all’online. Sono mondi diversi, è vero, ma collegati. L’uno influenza l’altro.
Quindi, formiamoci e sensibilizziamo anche i più giovani per poter arricchire di etica e di consapevolezza la vita connessa!
La logica e i meccanismi dei social media
Non paghiamo nulla per utilizzare i Social Media, ma sono davvero gratuiti?
I social guadagnano grazie alla pubblicità degli inserzionisti, ovvero aziende che pagano per mostrare i loro annunci agli utenti presenti sulla piattaforma. Per questo motivo, è nell’interesse di Facebook (e degli altri social) farci rimanere più tempo possibile sulla piattaforma: più tempo trascorreremo online e più annunci potremo vedere… e più gli inserzionisti pagheranno per mostrarcene altri.
In che modo i social ci mantengono incollati alla piattaforma? Creando un’ambiente piacevole, in cui le persone si sentano a loro agio. I contenuti mostrati sul social sono personalizzati per ogni singola persona: la piattaforma impara a conoscerci e memorizza le nostre preferenze, i video che visualizziamo più a lungo, i profili che visitiamo… e un algoritmo ci propone contenuti in linea con ciò che ci interessa.
Se da un lato questi contenuti personalizzati sono piacevoli, dall’altro questo stesso meccanismo ci spinge alla dipendenza da social ed al rischio di ritrovarci in una bolla informativa. Una bolla creata su misura per noi dagli algoritmi, che tende a confermare le nostre idee (anche nel caso di fake news) e a tenerci lontano da tutto ciò che è diverso e potrebbe far vacillare le nostre posizioni.
Anche per questo è importante essere consapevoli ed essere critici con tutto ciò che leggiamo online: farsi delle domande, cercare e valutare le fonti d’informazione ed insegnare anche ai giovanissimi ad essere critici.
I social più amati ed utilizzati dai giovani
I più giovani tendono ad utilizzare i social principalmente per intrattenimento, giocare online, incontrare nuove persone e mostrare i propri talenti. I social che utilizzano di più sono Youtube, TikTok, Instagram e Twitch, social in cui il formato privilegiato è quello video: veloce, immediato e diretto.
Vediamo ora le caratteristiche principali di queste prime tre piattaforme:
- Youtube
Youtube è stato fondato nel 2005 ed acquistato da Google nel 2006. Nasce come piattaforma di condivisione e visualizzazione in rete di video: possiamo trovarci videoclip, cortometraggi, parti di film ma anche video originali, video didattici e video blog.
Youtube rappresenta la nuova televisione online: una tv democratica dove ognuno può scegliere di vedere i video a cui è più interessato. I giovani ci si avvicinano prestissimo: ogni volta che i genitori, fuori casa, fanno vedere ai bambini i cartoni animati sul cellulare, per farli stare tranquilli. Su Youtube ci sono tantissimi video divulgativi ed informativi: da una parte ci consente di imparare praticamente qualsiasi argomento e dall’altra ha dato l’opportunità a moltissime persone di costruirsi un’autorevolezza e farsi conoscere grazie ai contenuti divulgativi.
Riassumendo i suoi lati positivi quindi, possiamo dire che: stimola la creatività e la condivisione, si possono avere informazioni e formazione da persone di tutto il mondo e su qualsiasi argomento, può essere un’opportunità per emergere e costruirsi una carriera professionale. Su Youtube si creano community molto forti: i giovani si affezionano ai loro youtuber preferiti, che sono visti quasi come amici. Nello stesso tempo però, i giovani possono passare facilmente dall’ispirazione all’emulazione. Per molti ragazzi, fare lo youtuber diventa un’aspirazione, credendo che sia semplice. In realtà, ciò che vediamo sono solo i casi di successo e farne un lavoro è possibile, ma non facile.
Instagram è stato fondato nel 2010 ed acquistato poi da Facebook nel 2012. Nasce come piattaforma per scattare fotografie, applicare filtri e condividerle. Piano piano è stata arricchita da tante altre funzionalità: brevi video, stories e messaggistica.
Instagram, grazie alla sua dimensione fotografica, è un mezzo d’espressione molto potente e creativo: facilita la creazione di community intorno ad una persona ed un argomento. Anche per questo, Instagram è il social in cui si è maggiormente diffuso il fenomeno dell’Influencer Marketing e delle celebrities online. Viene utilizzato per seguire i propri personaggi preferiti e per condividere foto come se fosse una vetrina della nostra vita quotidiana. Sul social si può trovare tantissima ispirazione ed è un social che si presta a raccontare sé stessi o la propria attività, stimolando il coinvolgimento del proprio pubblico.
Tra i rischi di Instagram, soprattutto per i più giovani che hanno il bisogno di essere accettati, c’è quello di scambiare realtà e falsità. Su Instagram infatti, c’è un mondo sotterraneo fatto di fake: finti followers, finte interazioni, gruppi di scambio like, interazioni automatizzate… tutte tecniche che possono far sembrare vera una community che in realtà è falsa e costruita a tavolino.
Spesso per i giovani, i like o i follower diventano fondamentali e confrontano le performance delle loro foto con altri profili, senza sapere che può essere anche tutto finto. Un altro aspetto riguarda la ricerca della bellezza e della perfezione che ragazzi e ragazze sono abituati a vedere nelle foto di personaggi famosi e influencer: il confronto è inevitabile, nonostante molte foto che sembrano autentiche sono in realtà costruite a tavolino o ritoccate.
- TikTok
TikTok è la piattaforma dei giovani per eccellenza. È un social cinese utilizzato per creare e condividere brevi video con musica, lip-sync, danza, commedie e brevi video in loop da 2 a 60 secondi. Presente inizialmente solo in Cina, è stato lanciato in tutto il mondo dopo la fusione con un’altro social cinese, Musical.ly, nel 2018.
TikTok è il social dei video brevi, leggeri e divertenti. Uno spazio in cui chiunque può avere “qualche secondo di notorietà”, creando un contenuto apprezzato dalla community. L’algoritmo di TikTok dà molta visibilità ai nuovi contenuti pubblicati rispetto ai social più ricchi di pubblicità come Instagram e Facebook, e c’è molta interazione sui contenuti: la community di TikTok è attiva e variegata. Questa piattaforma è cresciuta in modo esponenziale tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 quando, complice il lockdown di marzo-aprile, ha iniziato a conquistare anche un pubblico più adulto.
Questo social piace ai giovani perché stimola la creatività in modo veloce e immediato e questo è anche un punto a suo favore. Dall’altra parte però, spinge molto all’imitazione e alla creazione di contenuti tutti simili tra loro. TikTok inoltre, crea dipendenza anche più di altri social: una volta che si apre l’app si rimane incollati allo schermo e alla grande quantità di contenuti che vengono proposti.
Per una migliore comprensione del funzionamento delle piattaforme social (algoritmi, utilizzo dei dati, pubblicità) consiglio la visione del documentario The Social Dilema, disponibile su Netflix.
0 commenti